Siamo attori di una rappresentazione irreale del presente.
Il titolo che ho dato a questo articolo e' particolare. Nel pezzo scrivo dello stato d'animo con cui viviamo la rappresentazione scenica dell'irreale a cui,
quotidianamente, siamo chiamati, volenti o no, a partecipare come protagonisti o come comparse, o come semplici spettatori.
Vorrei iniziare narrandovi alcuni ricordi di circa 50 anni fa' che ritengo importanti per definire il mio attuale stato d'animo. E' nitido il mio ricordo quando vicine le elezioni politiche la Rai la sera, dopo il mitico Carosello, trasmetteva "Tribuna Elettorale". A questa trasmissione partecipavano gli allora uomini politici, i vari Andreotti, Fanfani, Nenni, Saragat, Almirante, Iotti, Malagodi, Berlinguer, La Malfa che a turno od in gruppo di 3, presentavano la loro ideologia e il programma che avrebbero voluto per un'Italia migliore secondo il loro punto di vista politico. Era un'Italia ancora reduce dagli sconquassi della guerra e dall'euforico arraffa arraffa del dopo guerra. I vari De Gasperi, Togliatti erano ormai un mitico ricordo ed i loro eredi ormai siedevano stabilmente in Parlamento.
Ma perche' sono partito da cosi lontano per spiegare il mio stato d'animo di fronte alle attuali vicende politiche nazionali?
Per spiegarvelo ho bisogno ancora di raccontarvi qualcosa. Ricordo che il sottoscritto ragazzino di 12/14 anni, davanti al televisore, prendeva appunti di quel che dicevano i vari Andreotti, Nenni, Almirante o Berlinguer. Io di quelle persone capivo chiaramente quello che dicevano, capivo le idee e i programmi. Per chiunque, non solo per me, era facile indicare l'ideologia di destra (MSI) che si ricollegava al Fascismo. di centro destra, ai patronati (Partito Repubblicano) che seppur ideologicamente di destra, rinnegava il Fascismo, nel centro destra siedeva il Partito Liberale gia' con idee Europeiste, al centro supportato anche dalla Chiesa Cattolica e dal suo esercito di sacerdoti, la Democrazia Cristiana per poi andare verso il centro sinistra con il Partito Social Democratico figlio del Partito Socialista e per arrivare all'allora estrema sinistra, a quello che era il Partito Comunista Italiano, legato a doppio filo (le Cooperative) con l'allora Partito Comunista Sovietico. I giovani che sono cresciuti negli anni '60 e '70, hanno avuto chiari degli ideali sociali e politici ai quali fare riferimento con certezza. Potrei divagare affermando che proprio su queste fedi incrollabili, abili manipolatori hanno giocato per sfruttarne la convinzione che e' degenerata in terrorismo, piaga orrenda che ha macchiato i nostri anni dal dicembre del '69 per oltre 20 anni, dove protagonisti attivi furono sempre i giovani, ma a mio avviso, sapientemente manipolati da una regia di burattinai non solo nazionali.
Come ho detto nel mio primo articolo di presentazione io sono un uomo comune, non sono uno storico, capace di ricordare date ed avvenimenti passati, non sono un uomo di cultura capace di sciorinare letterati, pittori, scultori, testi e date all'occorrenza, non sono un sociologo, con i suoi dati e i suoi confronti sui periodi sociali, non sono un giornalista od opinionista con la sua arrogante certezza di poter santificare su tutto, io sono esclusivamente un uomo comune. Da uomo comune, accendo la tv per ascoltare e per capire, cosi come faccio quando sfoglio le pagine dei giornali on line, cosi come faccio quando leggo le notizie che appaiono sui social networks dai vari gruppi politici e/o sociali nazionali.
La sensazione che ho sempre piu' crescente e' quella di assistere, spettatore impotente, ad un pezzo di teatro dell'irreale. La mia sensazione che si sta trasformando,ahime' in certezza, e' che tutta l'attuale societa' e anche, di conseguenza, quella politica non ha piu' ideali certi su quali basare le proprie azioni.
L'opportunismo, l'arroganza, la furbizia, l'ignoranza, l'essere bugiardi sono diventate caratteristiche principali per aver successo nella vita e di conseguenza nella politica, dove se a queste capacita' aggiungi, anche la faccia come il fondo schiena il posto in parlamento (con la p minuscola) sono garantiti.
Sono un uomo comune, questo e' certo e come tale mi piacerebbe capire in modo chiaro e duraturo dei concetti che a me sembrano semplici, ossia:
- Di quelli che scrivono e parlano a nome di gruppi e/o partiti, chi ha una ideologia certa di destra, chi di centro e chi di sinistra?
- Di quelli che scrivono e parlano a nome di gruppi e/o partiti, chi sta con i patronati e ne difende gli interessi e chi sta con i lavoratori e ne difende gli interessi?
- Di quelli che scrivono e parlano a nome di gruppi e/o partiti, chi e' europeista e chi nazionalista?
- Di quelli che scrivono e parlano a nome di gruppi e/o partiti, chi difende gli immigrati e chi li vuole a casa loro ?
Da quello che sento, vedo e leggo mi sembra che tutti noi siamo ormai affetti dal morbo di Alzheimer. Ricordiamo sempre qualcosa che poi viene smentito, perche' quello che abbiamo sentito, visto e letto con sicurezza di un politico il giorno prima e' da lui smentito il giorno dopo affermando che non e' vero niente, lui mai ha pensato o fatto quello che noi avevamo visto, sentito o addirittura letto e che lui in realta' ha pensato ed ha fatto l'esatto contrario.
Ormai partiti e gruppi si uniscono e si dividono, intorno a questo tipo di uomini, su ipotesi di programmi ed ipotesi di idee scritte probabilmente su rotoli di carta igienica, tanto sono velocemente buttati nel wc.
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