Suffragio universale

Stamattina ho trovato l'argomento di questo articolo mentre stavo sfogliando i giornali elettronici e dando uno sguardo sui vari social networks.

Faccio una parentesi prima di entrare sull'argomento di oggi e la parentesi e' questa: diventa ogni giorno piu' tossica questa abitudine dell'informazione per effetto della cascata di notizie sempre piu'orribili, cattive che subiamo.
Luca Carboni anni fa cantava questi versi: Ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti della vita, a quel che leggi sul giornale e certe volte anche alla sfiga, io affermo che in questo periodo ci vuole anche una forza interiore da top player per leggere le notizie o per vedere i telegiornali e digerire ed assimilare certe novita'.

Vabbe' diversione lunga, ma torniamo sull'argomento dell'articolo.

Tutto e' partito qualche giorno dall'urlo alla folla da parte di un signore, Beppe Grillo uno dei fondatori principali del M5S che vogliamo o no ha coaculato, in questi ultimi 10 anni, intorno alle sue esternazioni ed idee un movimento che attualmente e' il perno dell'attuale governo italiano.
Cosa ha detto, in sintesi Beppe Grillo, aboliamo il voto alle persone anziane e concediamolo ai giovani di 16 anni. Semplice no ?

Senza voler fare delle valutazioni sul eventuale opportunismo politico di simili urla e prima di offrire il mio punto di vista vorrei ricordare a tutti noi quell'esempio di straordinario esercizio di equilibrata democrazia che e' la Costituzione Italiana.
Regalataci dai padri costituendi che gia' dal decreto 151 del 1944 avevano riconosciuto "al popolo italiano" la facoltà di eleggere " una Assemblea Costituente per deliberare la nuova Costituzione dello Stato", al fine di sceglierne "le forme istituzionali". L'elezione era prevista dopo la liberazione e avrebbe dovuto svolgersi "a suffragio universale diretto e segreto"
La Costituzione Italiana dataci dall'Assemblea Costituente e il piu' alto esempio al mondo di equilibrio costituzionale democratico i cui 12 principi sono le basi fondamentali della stessa, in altre parole sono il fulcro dei fondamenti che definiscono il nostro Stato e dovrebbero essere identificati come la Carta d’Identità della nostra Repubblica

Per questo motivo, questi articoli non potranno da nessuno, essere modificati in nessun modo, neanche quando la Costituzione viene revisionata. Ecco quali sono i principi fondamentali:
  1. Democraticità – art. 1, 1° comma
  2. Sovranità popolare – art. 1, 2° comma
  3. Inviolabilità dei diritti – art. 2
  4. Uguaglianza formale ed uguaglianza sostanziale – art. 3
  5. Diritto al lavoro – art. 4
  6. Riconoscimento delle autonomie locali – art. 5
  7. Tutela delle minoranze linguistiche – art. 6
  8. Libertà religiosa – art. 8
  9. Sviluppo della cultura, della tutela ambientale e del patrimonio storico ed artistico – art. 9
  10. Riconoscimento di collaborazioni internazionali – art. 10
  11. Ripudio della guerra come strumento di offesa – art. 11
  12. Struttura della bandiera italiana – art. 12 
dove nell' Articolo 1 Costituzione: Democraticità e Sovranità popolare 
Il primo articolo della Costituzione definisce il tipo di governo che vige in Italia, cioé la Repubblica democratica, e inquadra il lavoro come il mezzo che garantisce l’uguaglianza dei cittadini e il loro sviluppo personale.
Il popolo esercita la propria sovranità eleggendo i suoi rappresentanti al governo e può appellarsi a pratiche, come il referendum, per far valere il proprio status di sovrano, da esercitare nei limiti e nei modi previsti dalla Costituzione stessa.
Fatta questa considerazione sulla nostra Costituzione e sul suo articolo 1 che come ho precedentemente dichiarato, non puo' essere modificato in nessun modo, vorrei soffermarmi e richiamare la vostra attenzione, quindi, non solo sulla gravita' delle affermazioni del Sig.Grillo, ma sopratutto sulla superficialita' con le quali successivamente ho ascoltato e letto pareri dei vari opinionisti. Questo stuolo di mestieranti che nelle varie discussioni a cui ho assistito mi sono sembrati seduti al tavolino del Bar dello Sport tra la lettura del Corriere e un caffe' discutendo di un calcio di rigore, piuttosto che essere li a discutere sul primo principio fondamentale della nostra Costituzione,
Signori, attenzione, qui si sta cercando di smontare uno dei principi fondamentali della democrazia trattandolo come un gol fatto o contestato la domenica.
Non so se lo stanno facendo per reale loro ignoranza o per una strategia che sfrutta l'ignoranza e la superficialita'collettiva, in un momento in cui le 6 necessita' primarie dell'essere umano sono poste seriamente in pericolo dalla attuale degenerazione societaria.
Solo il fatto di poterne discuterne, ripeto, con tale superficialita' ed ignorante arroganza e' un gravissimo pericolo.

Per lo stesso principio domani o dopodomani qualcuno potrebbe chiedere in un'assemblea che il voto di una nazione, magari al momento, meno determinante economicamente o militarmente non valga, che lo sterminio e morte di un gruppo di persone possano essere accettati dalla comunita' e finanche giustificato o che gli anziani, arrivati ad una certa eta' debbano morire per non gravare di costi supplementari eventualmente ritenuti inutili alla collettivita' come gia' qualche illuminato politico del ricco ed evoluto Nord Eurapa come l'Olanda ha ultimamente proposto.
Per terminare e sintetizzare utilizzerei la frase del grande Moretti:




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