Ci vorra' una mutazione fisica, mentale e genetica per sopravvivere a questo esperimento sociale ...


Che periodo allucinante stiamo vivendo tutti noi.
In oltre 60 anni di vita non avevo mai vissuto qualcosa simile, di cosi alieno e pericoloso.

- Da una parte per la prima volta ci troviamo ad essere protagonisti di una pandemia in scala mondiale. Noi tutti la viviamo impauriti nelle nostre case e la vediamo raccontata, narrata, minuto per minuto, da tutti i mass media nazionali ed internazionali che ci creano, a chi piu' e chi meno, uno stato indotto di panico collettivo. Questa continua cascata di notizie che non possiamo verificare se sono vere o false, crea, in tutti noi, un sentimento di impotenza e di frustrazione.

- Da un'altra parte questa incertezza angosciante si miscela alla mancanza di sicurezza sui tempi e sulle modalita' con cui potremo uscire fuori da questa calamita'; infatti nessuno, anche quelli proclamati o autoproclamatosi esperti lo sanno, in quanto, per tutti al mondo e' la prima volta. Nelle famiglie l'incertezza di chi lavorava ed ora e' a casa come tutti noi in quarantena e che non sa quando potra' tornare a lavorare e se lo ritrovera' il suo lavoro crea disperazione e ancor piu' incontrollato panico.

- In questo contesto si colloca, per noi Italiani, la pressapocaggine decisionale data da un governo che chiaramente si sta dimostrando totalmente incapace di gestire l'emergenza, ma dove l'opposizione non brilla nemmeno lei di luce propria.
Insomma un teatrino antico che viviamo tristemente in Italia da piu' di 40 anni tra pseudo politici  che litigano, dove il detto antico:
Mentre i medici discutono il paziente muore
sembra quanto piu' tristemente attuale e concretamente vero e dove noi, il popolo italiano, siamo come il pubblico di uno stadio che urla per incitare i propri effimeri beniamini; incapace di capire che non stanno combattendo un incontro vero, ma bensi un incontro di wresting dove tutto e' finzione con il solo scopo di eccitare un pubblico ignorante e becero.

- Aggiungiamo, a tutto cio' l'attuale situazione internazionale dove nell'Unione Europea noi Italiani sembra siamo destinati a fare la fine dei sorci di fronte ai gatti famelici franco-tedeschi che vista la ghiotta occasione, pensano di poter far un solo boccone di quello che restera' della gia' sinistrata economia italiana che durante questa pandemia rischia seriamente il fallimento visto che l'Europa ha voltato la schiena.

Insomma siamo messi veramente male, tutte quelle sicurezze che ci erano state inoculate, negli ultimi 60 anni e sopratutto dopo la creazione dell'Unione Europea e della moneta truffa Euro, sono state miseramente spazzate via dal tsunami Covid-19.

Noi tutti avendo una bella auto sotto il sedere, un telefonino in mano, un televisore con il telecomando ed internet dovunque, anche in ... bagno ci sentivamo i padroni del mondo, invincibili ed invece .... abbiamo scoperto di essere gli animali piu' vulnerabili della terra, condizionabili persino da:
Un virus (dal latino vīrus-i, "veleno") che è un'entità biologica con caratteristiche di parassita obbligato, in quanto si replica esclusivamente all'interno delle cellule di altri organismi,
come lo definisce, spietatamente Wikipedia su internet.

Abbiamo, inoltre, scoperto che almeno, in questa parte del globo terrestre, le guerre non si fanno e non si faranno piu' usando, uno contro gli altri, gli eserciti, ma basta un virus, creato artificialmente o non, a mettere sottosopra la vita di milioni e milioni di uomini ed a bloccare e fallimentare l'economia di intere nazioni.

Amici miei, come sapete e come ho scritto all'inizio di quest'articolo, io ho piu' di 60 anni e per questo essendo verso l'epilogo della mia vita, dovrei essere mentalmente legato al ricordo del passato, ma voglio esternarvi un mio pensiero, una mia visione su quello che ritengo essere il futuro nostro e quello di un esperimento sociale, anche se, forse, ma temo di no, involontario:
L'essere umano, quello che conosciamo nel quotidiano ossia noi, le nostre mogli o i nostri mariti, i nostri figli o nipoti, i nostri vicini di casa o di quartiere o di citta' o di nazione siamo tutti, vecchi o giovani inadatti fisicamente, mentalmente ed anche geneticamente a supportare ed a gestire queste situazioni assolutamente nuove, ma che temo diventeranno prestissimo condizioni di vita abituali. 
All'essere vivente attuale si chiede una mutazione fisica, mentale e fin'anche genetica fondamentale se vorra' sopravvivere .
Leggo ed ascolto notiziari e trasmissioni che per ore ed ore raccontano le stesse cose, le stesse difficolta', le stesse condizioni, le stesse angosce, ma senza afferrare l'essenza del futuro;
leggo sui quotidiani on line articoli ed articoli sulle condizioni di salute delle varie popolazioni italiane e non, sulla possibilita' o non di scoprire il vaccino per questo virus, ma nessuno si domanda: ed per il prossimo virus che e' gia' pronto in un qualche laboratorio civile o militare di chissa' quale nazione e che potrebbe essere casualmente smarrito, abbiamo il vaccino?
leggo centinaia di post di uomini comuni come me, chi annoiato ed incazzato, chi annoiato ed ironico, chi rassegnato, chi incazzato con il governo, chi contro l'opposizione, ma nessuno mi sembra che abbia capito che questi problemi che viviamo saranno solo marginali, il vero problema sara' quello di avere:
Una reale capacita' di adattamento di una collettivita' a condizioni di vita decisamente diverse da quelle in cui abbiamo vissuto fino ad adesso. Abitudini che rivoluzioneranno il modo di vivere dell'essere umano.
In questo articolo, forse sembrero' a molti che saranno arrivati fino a questo punto della lettura uno sciocco visionario, io invece credo proprio di aver ragione. Il mondo non sara' piu' quello di prima, ma non come ipotizzano sperando alcuni che potremo fare tutto come prima, magari usando a tempo pieno "le mascherine" e tenendo le cosidette  "distanze sociali" ma in modo molto, ma molto piu' radicale e invito tutti a pensare che come diceva Martin Luther King:
La salvezza del nostro mondo dal suo tragico destino non arriverà dal compiacente adattarsi della maggioranza conformista, ma dal creativo disadattamento di una minoranza non-conformista.


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