L'Eurogruppo vuole imporci il MES. Il popolo Italiano dice No, ma che cosa e' il MES e perche' non lo vogliamo !!


Il Covid-19 continua a mietere vittime in Italia, in Europa e nel Mondo. I decreti governativi rimandano in continuazione il momento in cui potremo cominciare ad uscire da questo periodo di quarantena. Le aziende produttive nazionali sono paralizzate e di conseguenza l'economia nazionale e' in collasso. Nel frattempo le autorita' governative nazionali farfugliano timide proposte alla Unione Europea che da madrigna cattiva, le rispedisce al mittente indicando come unica soluzione  possibile il ricorrere al MES.

I politici Italiani in questa situazione sembrano affrontare gli eventi in un modo quanto di piu' dilettantistico ed improvvisato possa essere, dovendosi invece confrontare con statisti del calibro della tedesca Angela Merkel e del suo fido cagnolino il francese Emmanuel Macron o con tecnocrati quali la francese Christine Lagarde a capo della BCE (Banca Centrale Europea) ed alla tedesca Ursula Gertrud von der Leyen a capo della Presidente della Commissione europea e dove il nostro David Maria Sassoli presidente del Parlamento Europeo viene brutalmente emarginato e non preso in considerazione nel momento in cui devono essere prese delle decisioni.

In questa drammatica situazione, l'Italia e' lasciata sola al suo destino e deve prendere una decisione vitale, fondamentale, dalla quale dipendera' il futuro di noi e delle nostre future generazioni; accettare l'imposizione del MES o rinunciare all'Euro per coniare la moneta nazionale, la Lira e successivamente ricorrere all' (art.50) del Trattato di Lisbona ed iniziare l'iter per uscire dalla Unione Europea.

Leggo sui vari socialnetworks e nei vari gruppi di discussione di cui faccio parte che richiedono l'uscita dalla Unione Europea e la rinuncia all'Euro tanta confusione procedurale e normativa. 

In questo articolo vorrei provare a fare un po' di ordine.

Primo punto da chiarire e' capire cosa significa la sigla MES e cosa comporta per una nazione che accetta la sua applicazione.
  • Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati, è un'organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro (art. 3), istituita dalle modifiche al Trattato di Lisbona (art. 136) approvate il 23 marzo 2011 dal Parlamento europeo e ratificate dal Consiglio europeo a Bruxelles il 25 marzo 2011.
  • Il compito del MES è fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’area euro che attraversano (o rischiano in modo concreto) gravi problemi di finanziamento. L’assistenza viene concessa solo nel caso in cui sia necessaria per salvaguardare la stabilità finanziaria dell’intera area euro e dei membri del MES stesso.
  • I diritti di voto di ogni Stato membro e' in proporzione al valore delle quote versate nel fondo.
  • Secondo l'art. 11 del trattato istitutivo del MES, il criterio di ripartizione delle quote partecipative tra ciascun stato membro è basato sul modello di sottoscrizione del capitale della BCE da parte delle banche centrali nazionali.
  • IL MES viene finanziato dai singoli Stati membri con una ripartizione percentuale in base alla loro importanza economica. La Germania, contribuisce per il (27,1%), seguita dalla Francia (20,3%) e dall’Italia (17,9%).
  • I prestiti non vengono concessi senza condizione, ma solo dopo che il Paese richiedente ha sottoscritto una lettera di intenti o un protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding). 
  • Il MES prevede in particolare interventi in tre aree:
  • Riforme strutturali con l’adozione di misure di stimolo alla crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla competitività;
  • Riforme del settore finanziario, con misure destinate a rafforzare la vigilanza bancaria o, se necessario, a ricapitalizzare le banche.   
  • Consolidamento fiscale, con tagli alla spesa pubblica per ridurre i costi della Pubblica amministrazione e migliorarne l’efficienza, e parallelamente aumentare le entrate attraverso privatizzazioni o riforme fiscali; 
  • La prima linea di credito è chiamata PCCL (Precautionary Conditioned Credit Line):              è accessibile a tutti i Paesi dell’area euro la cui situazione economica e finanziaria è fondamentalmente solida. I Paesi devono soddisfare alcuni criteri (il più noto dei quali è quello del rapporto debito/Pil che deve essere entro il 60%)
  • La seconda linea di credito è l’ECCL (Enhanced Conditions Credit Line): è accessibile a tutti i Paesi dell’area euro con una situazione economica e finanziaria in generale solida, senza però rispettare alcuni dei criteri di ammissibilità per l’accesso al PCCL, primo fra questi come abbiamo visto il rapporto debito/Pil sotto al 60% (all’ECCL accedono i Paesi con un rapporto debito/Pil superiore al 60%). Attualmente i Paesi che hanno un rapporto debito/Pil superiore al 60% sono: Grecia, Italia, Portogallo, Belgio, Cipro, Francia, Spagna, Austria, Slovenia e Irlanda.
Cosa succedera' all' Italia una volta che il nostro governo dovesse chiedere l'applicazione del Meccanismo Europeo di Stabilita' (MES). In che modo potremo ripagare il debito contratto?

Il debito contratto dovra' essere ripagato con il supporto di un piano di riforme radicali fatte con il sudore ed il sangue di tutti gli Italiani nei settori:
  • Riforme strutturali
  • Riforme del settore finanziario
  • Consolidamento fiscale
riforme gestite e controllate dalla Troika che e' un ente di controllo europeo informale costituito da:
  • Banca Centrale Europea (Bce) Christine Lagarde
  • Commissione Europea (Ce) Ursula Gertrud von der Leyen
  • Fondo Monetario Internazionale (Fmi) Kristalina Georgieva
Tutto questo significherebbe, per l'Italia, abdicare all'Europa definitivamente ed in modo difficilimente revocabile ogni decisione interna di politica economica e fiscale e cessare di essere uno stato di diritto, dove:

Lo Stato di diritto è quella forma di Stato che assicura la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell'uomo, insieme con la garanzia dello stato socialeIl concetto dello Stato di diritto presuppone che l'agire dello Stato sia sempre vincolato e conforme alle leggi vigenti: dunque lo Stato sottopone se stesso al rispetto delle norme di diritto, e questo avviene tramite una Costituzione scritta e di conseguenza: 
  • Il diritto è fondamento e limite dell'attività dello Stato. 
  • L'attività dello Stato deve rispondere al pubblico interesse ed essere proporzionata allo scopo.


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